Da sempre il legno rappresenta uno dei materiali di costruzione preferiti dall’uomo per le sue doti di resistenza, naturalezza e bellezza. Purtroppo però, questo materiale può essere preso di mira da fastidiosi insetti che oltre a rovinarne l’aspetto estetico ne minano in maniera significativa la solidità.
Quando tarli, tarme o termiti si insediano in una struttura di legno è necessario intervenire in maniera professionale, mirata e definitiva. Assolutamente sconsigliato realizzare interventi “fai da te” con questo tipo di infestazioni in quanto si rischia di aggravare la situazione arrivando alla completa compromissione del legno con potenziali problemi anche alle strutture portanti di una casa.
Grazie alla pluriennale esperienza nel campo della disinfestazione siamo in grado di garantire ai nostri clienti interventi di sicuro successo. Siamo in grado di diagnosticare con estrema precisione il tipo di infestazione in atto così da differenziare le azioni a seconda della specie infestante nonché dell’aggressività dell’infestazione.
Tutte le operazioni vengono svolte nel rispetto delle norme di sicurezza, utilizzando un approccio mirato ed ecocompatibile, tutelando le superfici trattate e le aree circostanti oltre che persone e animali domestici presenti. Sicurezza e certezza del risultato sono la caratteristica che ci contraddistingue!
Come abbiamo visto l’infestazione di tarli può rimanere nell’ombra per molto tempo così che, al momento dell’intervento, il legno presenta danni strutturali permanenti. È quindi molto importante conoscere i segni che devono metterci in allarme e che richiedono una verifica da parte di personale competente.
I segnali d’allarme da monitorare sono:
sono il segno evidente della presenza di tarli. Le dimensioni dei fori, diverse a seconda della specie infestante, ci permettono di fare una diagnosi precisa e realizzare un trattamento mirato.
Chiamata anche “farina di legno” si trova a terra o nei ripiani in prossimità dei fori di uscita. A seconda della specie anche la polvere prodotta presenta differenze significative e utili a capire quale sia l’insetto infestante.
Il tarlo scavando produce dei suoni striduli che, in condizioni particolari, si riescono a udire all’esterno; nel caso l’infestazione sia su travi di legno, a uno stadio avanzato, è possibile sentire la trave scricchiolare.
Una domanda che ci viene fatta spesso riguarda la pericolosità dei tarli per le persone che abitano gli ambienti infestati. È importante sapere che il tarlo non attacca direttamente le persone ma lo possono fare i suoi parassiti; insieme al tarlo, infatti, sono presenti due fastidiosi parassiti (Scleroderma e Pyemotes) che possono attaccare l’uomo con punture molto irritanti.
Un acaro parassita delle larve, invisibile ad occhio nudo. Morde le persone, principalmente nelle parti del corpo che rimangono coperte dagli indumenti, come i fianchi, le spalle e le gambe. Le papule sono di aspetto rossastro con una macchia centrale biancastra in rilievo; può mordere ripetutamente gli esseri umani senza che la persona se ne accorga in quanto gli effetti dei morsi compaiono anche dopo 12 alle 24 ore.
Aspetto simile a quello di una formica stretta e allungata, è visibile all’occhio umano. La sclerodermia invade l’ambiente e si può trovare su muri, lenzuola; i morsi sono molto dolorosi e la persona si rende subito conto di essere stata punta. In questo caso le papule si traducono in papule rossastre pruriginose, soprattutto sulle parti coperte del corpo (pancia, torace, spalle, schiena, ecc.).
Capita spesso che un cliente ci contatti per la presenza di insetti all’interno di mobili e armadi. Tra i nostri compiti c’è quello di riconoscere la specie infestante per realizzare l’intervento corretto. Può capitare, ad esempio, che si scambino le tarme con i tarli; le tarme sono infestanti che attaccano i tessuti ma non sono interessate al legno e richiedono un intervento specifico e diverso.
Tra i parassiti del legno (funghi, batteri, insetti) quelli maggiormente diffusi con cui spesso ci ritroviamo a combattere nelle nostre case ricordiamo: